Come viene progettato l’impianto di illuminazione di una camera bianca
Nella progettazione di una camera bianca nessun elemento deve essere lasciato al caso, in quanto ogni fattore ha un’influenza sul mantenimento delle migliori condizioni di igiene e di qualità dell’aria possibili, e di conseguenza anche l’impianto di illuminazione ha un ruolo importante in tal senso.
Di seguito elencheremo brevemente tutti i fattori che devono essere presi in considerazione per assicurarsi di installare delle illuminazioni idonee all’ambiente della cleanroom.
Caratteristiche ideali per l’impianto di illuminazione di una camera bianca
Vediamo prima di tutto quali caratteristiche devono avere gli elementi di illuminazione da installare. Dal momento che le camere bianche sono soggette a frequenti operazioni di pulizia, al fine di disinfettare regolarmente tutte le superfici, si necessiterà ovviamente di apparecchi robusti e con ottima resistenza all’azione dei detergenti aggressivi, e questo comporta anche alla previsione in fase di progetto delle ore di funzionamento attese. I materiali non dovranno poi costituire un pericolo per i prodotti e le procedure che si intendono eseguire in laboratorio.
Inoltre, il design degli apparecchi illuminanti deve promuovere adeguatamente la conservazione delle norme igieniche. Quindi la scelta migliore è quella di prodotti con superfici piane e ben lavorate, sulle quali non vi siano spazi interstiziali all’interno dei quali la polvere e l’umidità finirebbero per annidarsi, con difficoltà nella loro rimozione; le illuminazioni dovranno in definitiva avere un grado di protezione IP molto elevato.
Ottimizzazione dei consumi energetici dell’illuminazione
La valutazione dei costi stimati per l’utilizzo dell’illuminazione deve essere presente all’interno del progetto. Innanzitutto, la gestione del progetto può essere valutata in relazione a impianti simili e/o progetti precedenti, sulla base di una comparazione con simili dislocazioni geografiche e dimensioni dell’opera, e considerando quelli che sono i costi fissi, quali le necessità di manutenzione.
La stima prosegue poi in relazione al numero totale degli elementi di illuminazione, alla potenza impiegata e al campo di applicazione dell’impianto. Infine si procede alla stima delle componenti dell’impianto di misura, valutando in un primo momento la quantità dei quadri elettrici e stimando l’impatto fisso della singola unità; successivamente, questa viene integrata con altri fattori, ovvero la presenza di un quadro generale della luce, la dislocazione dei quadri sulle planimetrie, gli amperaggi e la struttura del cablaggio interno, gli interruttori, e la presenza di reti ethernet e Wi-Fi.
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