Le porte rapide sono una soluzione molto frequente per sopperire alle necessità di transito in una camera bianca, dal momento che consentono un mantenimento costante dei livelli di pressione e quindi, in addizione con tutte le altre accortezze progettuali tipiche di una cleanroom, di minimizzare il traffico dei contaminanti nella struttura. Di seguito vediamo quindi le caratteristiche di base di una porta progettata per ambienti sterili.
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Caratteristiche delle porte rapide
Le porte rapide per camere bianche sono di fatto le medesime soluzioni utilizzate per tutte le strutture sanitarie, dal momento che condividono l’esigenza di isolare un ambiente e renderlo asettico. Ciò avviene con il mantenimento della pressione tramite una tenuta ermetica che copre l’intero perimetro della struttura e grazie all’agilità della porta nell’apertura e nella chiusura, che consente un ingresso o un’uscita il più veloce possibile del personale e delle attrezzature. Tale chiusura ermetica è di vitale aiuto per contenere l’ingresso di batteri e germi che potrebbero compromettere il lavoro degli operatori, sia per quanto riguarda le classi ISO più basse che quelle più elevate.
Una buona porta per cleanroom è inoltre realizzata con materiale ignifugo e con la massima impermeabilità all’aria, non richiede grandi opere di manutenzione e soprattutto deve essere facilmente pulibile, al pari di tutte le altre componenti presenti in questi ambienti. Inoltre, deve essere in grado di adattarsi al contesto in cui viene inserita e creare il minimo ingombro possibile, in modo da poter essere installabili anche in quelle situazioni in cui vi è uno spazio particolarmente ridotto.
Dove vengono applicate le porte per le camere bianche
Una porta rapida trova ovviamente applicazione in qualsiasi contesto in cui si necessiti di isolare l’ambiente esterno con una barriera protettiva, mantenendo la pressione costante. Quindi negli ambienti chimici e farmaceutici, dove gli agenti esterni possono alterare la preparazione dei composti o i risultati di uno studio, e analogamente nell’industria cosmetica, laddove le normative sono sempre più rigorose; ma anche ad esempio nell’industria elettronica, che poi è il settore che ha originato l’invenzione delle camere bianche, e qualsiasi altra industria di precisione, come quella ottica o dei materiali compositi.
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